venerdì 28 settembre 2007

Rosso anchio per la birmania


per il poco che possa servire.......rosso anchio.....come sempre ...:-)

foto tratta dal'unità

Emblema del club copiato, la juve sa causa al maringà per la serie hanno la faccia come il culo.





LISBONA (Por), 28 settembre 2007 - "Un duello tra Davide e Golia". Così, il quotidiano sportivo portoghese Record, definisce il processo che mette a confronto la Juventus e la modesta società brasiliana Adap Galo Maringá, nata nel 1999, vicecampione dello stato di Paranà nel 2006 e ora impegnata nella serie C brasiliana. Una causa intentata perché il formato ovale dell'emblema del Maringà e la disposizione verticale delle righe nere hanno una palese ispirazione torinese. A difendere gli interessi della Juventus in questa presunta questione di plagio è l’avvocato portoghese Miguel Henrique, che in questi giorni si occupa di raccogliere prove e dati che possano confermare in tribunale il reato per danni d’immagine. Il legale ha spiegato: "Le ragioni che motivano l’eventuale accusa hanno a che vedere con l’emblema e con tutti gli aspetti che riguardano il brand della Juventus, oltre che con l’immagine del club, compresi i piccoli dettagli contenuti nel simbolo che del resto sono palesi e non possono venire plagiati". E quali saranno le conseguenze? "Con il sostegno del nostro ufficio a San Paolo intendiamo sporgere causa contro il Maringá e mettere in azione i meccanismi legali in modo che la Juventus venga risarcita e al Maringá sia vietato di impiegare l'immagine esclusiva della Juve".
Tratto da record e da gazzetta

è vero il simbolo sembra copiato,molto probabilmente lop è, ma con tutte le porcate che hanno fatto...hanno la faccia tosta di fare questioni???'

giovedì 27 settembre 2007

La finta sopravvissuta dell'11 settembre

NEW YORK - Per sei anni ha guidato le folle di turisti a

Ground Zero
, raccontando la sua incredibile odissea di sopravvissuta alle fiamme e al crollo di una delle torri gemelle. Ma l’azienda dove Tania Head dice di aver lavorato al 78° piano del
World Trade Center
non ha alcuna traccia del suo nome e la famiglia di Dave, il suo presunto fidanzato perito nel crollo, non ha mai sentito parlare di lei.

Turisti davanti alla lapdide che ricorda le vittime del World Trade center (Ap)
INDAGINE
- A smascherare la bizzarra mitomane è stato il New York Times, insospettitosi dopo che la donna aveva annullato ben tre interviste già fissate col giornale, trincerandosi dietro «il terremoto emotivo prodotto da quei terribili ricordi» e «il bisogno di privacy». Eppure fino a ieri Tania non aveva avuto alcuna difficoltà a spifferare al mondo intero la sua storia. Comitive di scolari, turisti e politici americani e stranieri l’avevano sentita raccontare più volte di essere «una dei soli 19 superstiti che si trovavano al di sopra del 78esimo piano della Torre Sud - quello dell'impatto -. Di «essere stata salvata da un eroico vigile del fuoco volontario» e di aver «perso il fidanzato nel crollo della Torre Nord». Aveva fatto credere a tutti di essere la figlia di un diplomatico americano; una dirigente aziendale che aveva lavorato in Inghilterra, Francia, Argentina, Olanda e Singapore. Si era inventata anche una laurea ad Harvard ed una a Stanford e aveva giurato di essersi recata in Tailandia dopo lo tsunami del 2004 e a New Orleans dopo l’uragano Katrina, «per offrire il mio aiuto come volontaria». Ma la frottola forse più macabra era quella di aver ricevuto da un uomo in fin di vita il suo anello nuziale, poi da lei personalmente consegnato alla vedova. La sua storia era talmente drammatica e insieme esemplare da farle ottenere la carica di presidente di un gruppo di sopravvissuti, il Survivors Network.

Lavori in corso nell'area di Ground Zero (Ap)
«NULLA DI ILLEGALE»
- Ma Tania si era inventata tutto, incluso il suo «primo incontro» col fidanzato: «Un litigio per accaparrarsi lo stesso taxi». L'inchiesta del New York Times ha appurato che la Head non ha mai lavorato per la Merryl Linch, la banca d'affari decimata dall'attentato. E che i familiari del suo presunto fidanzato - o marito, a seconda delle interviste - non hanno mai saputo dell'esistenza di tale relazione sentimentale. «Non ho mai chiesto né ottenuto alcun tipo di risarcimento dal Victim Compensation Fund», si difende la Head, «non ho fatto nulla di illegale».

AVVOCATO - «In merito alla veracità della storia, né io né la mia cliente abbiamo nulla da commentare», le fa eco il suo avvocato, Stephanie Furgang Adwar. Ma intanto il board del Survivors Network ha deciso di destituirla dalla carica e in futuro la Head non potrà più guidare le gite organizzate del Tribute Center. «Perchè – spiega il presidente del centro Jennifer Adams – Non siamo in grado di confermare la veracità del suo legame con gli eventi dell’11 settembre».
tratto dal corrire della sera

mercoledì 26 settembre 2007

Ditelo com bush....e questo governa il paese piu potente del mondo?!?

Ditelo come George W.


Un'immagine ingrandita del testo letto da George W. Bush all'assemblea dell'Onu. Si nota una delle dizioni suggerite al presidente Usa, in questo caso per «Khartoum» che diventa «car-TOOM». Qui di seguito altri «suggerimenti» inseriti nella versione personale di Bush del suo intervento e finiti per errore nella versione ufficiale pubblicata dal sito delle Nazioni Unite.


Sarkozy [sar-KO-zee]

Kyrgyzstan [KEYR-geez-stan]

Harare [hah-RAR-ray]

Mauritania [moor-EH-tain-ee-a]

Khartoum [car- TOOM]

Mugabe [moo-GAH-bee]
Tratto da il corriere

Caracas [kah-RAH-kus]

Legalidade de aluguel



Wow...e io pensavo che solo i napoletani facevano questo.....

No Rio de Janeiro, onde a vistoria de automóveis é obrigatória, motoristas alugam pneus e peças de ambulantes, em frente aos postos de fiscalização e depois voltam a rodar com o carro em mau estado.


Já tem até apelido o esquema ilegal armado há poucos metros do Detran do Rio para burlar a

obrigatoriedade de vistoria: é o kit cambalacho. O interessado aluga o que precisa para passar na vistoria e depois volta a circular, colocando em risco a segurança no trânsito.

Uma placa anuncia um serviço - na verdade, oferece uma facilidade.

“Tem muita gente que não tem condições de comprar pneu mesmo, então o que a gente pode fazer? Alugar pelo menos pra ir na vistoria e voltar”, diz um comerciante borracheiro.

Há dez anos, todos os carros registrados no estado do Rio são obrigados a passar por uma vistoria anual do Detran. Tudo é checado, parte elétrica, sinalização, faróis, extintor de incêndio e os pneus.

Os motoristas em situação irregular apelam para o "aluguel de peças". Para encontrar os meios de burlar a fiscalização do Detran não é preciso ir muito longe.

Em frente aos postos de vistoria, ambulantes oferecem uma mãozinha. Os flagrantes começaram a ser registrados há seis meses.

Ambulante: Pra rodar, a gente aluga a R$ 20 cada um e para estepe a gente aluga a 15 merréis (R$15,00). É só tu falar assim, a vistoria é três horas, tu vem duas. A gente troca e tu já entra.
Produtor: E triângulo? Triângulo, extintor?
Ambulante:Tudo que precisar de parte elétrica... Aqui a gente só não mexe com documento. O resto, da parte do carro em geral, a gente faz na hora.

A oferta se repete em outro posto.

Produtor: Vou, faço a vistoria, volto e te devolvo aqui?
Ambulante: Isso aí. Eu cobro R$20,00. Se for mais de um pneu, sai a R$15,00 cada um.

Fazer a vistoria no carro é uma determinação do Código Brasileiro de Trânsito, mas o Rio de Janeiro é o único estado que cumpre a regra.

O jeitinho para evitar a reprovação é uma prática que pode por em risco a vida de quem circula pelas ruas. O Detran informou que vai pedir à prefeitura que faça uma fiscalização perto dos postos de vistoria.

“É lastimável, é uma conduta irresponsável do proprietário do veículo que se usa desses artifícios para ter o seu carro aprovado na vistoria”, diz Sebastião Faria, diretor de registros do Detran-RJ.

Hoje, um dos ambulantes tentou justificar a irregularidade:

Produtor: O Sr. acha correto alugar peças de carro?
Ambulante: Muita coisa não é correta no nosso país. Nem só o pneu...

da jornal da globo

martedì 25 settembre 2007

Un sms che vale un divorzio


Un celebre giocatore di cricket australiano, Shane Warne, invia alla moglie il messaggio che voleva indirizzare all'amante...


LONDRA (Gb), 25 settembre 2007 - Sbaglia numero e manda alla moglie il messaggio per l'amante: Shane Warne, 38 anni, famoso giocatore australiano di cricket, ha perso così ogni speranza di salvare il suo matrimonio, già alla deriva per le sue numerose scappatelle. "Ciao bellezza, sto parlando coi miei figli, la porta sul retro è aperta": questo il messaggio incriminato inviato da Warne dalla sua casa in Inghilterra. "Hai scritto alla persona sbagliata", gli ha subito risposto avvelenata dall'Australia la moglie, Simone Callahan, che di fronte all'evidenza ha chiuso per sempre la relazione con il padre dei suoi tre bambini in quanto - se ne è definitivamente convinta - il lupo perde il pelo ma non il vizio. "La nostra casa non ha un cancello sul retro. La ragazza ha dovuto probabilmente scavalcare il recinto. Che patetici - ha commentato la bionda Simone -. E comunque per sapere che poteva entrare dal retro, significa che la storia stava andando avanti da un po' di tempo. Sono disgustata".
Tratto da la gazzetta

Sogna numero di telefono, lo fa e incontra la donna della sua vita: ora sono sposati

Notizia un po vecchia ma ...l'ho letta solo adesso......

«Mi sono svegliato con quel numero in testa dopo una sera al pub e ho mandato un Sms. Così ho
conosciuto la donna della mia vita»
LONDRA - Quando si dice credere al destino: un uomo si sveglia con un numero di telefono in testa, lo compone, risponde una donna, si incontrano, si piacciono e ora sono marito e moglie.

David Brown, 24 anni, con Michelle Kitson, 22 anni, il giorno delle nozze
Il protagonista della singolare storia d'amore
è l'inglese David Brown, oggi 24enne, di Harefield, cittadina a nord-ovest di Londra. Cinque anni fa David sognò un misterioso numero di telefono. Non riuscendo a cacciarlo dalla sua mente, alla fine decise di chiamarlo. Scoprì che apparteneva all'allora 17enne Michelle Kitson, all'epoca studentesse ancora in casa dei genitori, residenti a una 90 di chilometri da casa di David. Una chiamata che di solito si conclude con un laconico "Mi dispiace, ha sbagliato numero" e con una cornetta riaggancaita, finì invece per diventare il primo passo lungo la strada del matrimonio.
«È veramente la ragazza della mia vita - dice il signor Brown al Daily Mail, che ha scovato la vicenda -. Quella sera ero andato al pub con gli amici e quando mi sono svegliato con quel numero in testa ho provato a mandare un messaggino e ho chiesto "Ci siamo incontrai ieri sera?". Michelle mi ha risposto e abbiamo iniziato a chiacchierare». Poi David ha mandato una lettera con la sua foto e la storia tra i due ha preso il volo. Con uno slancio che neppure i più fantasiosi tra gli sceneggiatori di Hollywood avrebbero potuto immaginare. Chissà che non traggano ispirazione ora.
Tratto dal corriere

venerdì 21 settembre 2007

Si Innamorano In Chat Ma Scoprono Di Essere Moglie e Marito: Divorzio In Corso


Roma, 19 set. (Ign) - Innamorati l'uno dell'altra in Rete. Lui e lei si incontrano in chat e dopo i primi scambi di parole, entrano subito in confidenza passando ore a parlare dei rispettivi matrimoni noiosi e forse anche falliti. Virtualmente lei è "Sweetie", lui si fa chiamare 'Prince of Joy'. I due finalmente decidono di stabilire il tanto agognato appuntamento. Ma... la magia finisce all'incontro quando scoprono di essere moglie e marito. Non è la trama di un film ma quel che è capitato ad una coppia di Zenica, città della Bosnia centrale. Sana Klaric, alias 'Sweetie' e il suo compagno Adnan, alias 'Prince of Joy' ora stanno per divorziare accusandosi reciprocamente di infedeltà. la notizia è riporatata dal quotidiano britannico Daily Telegraph.

Eppure Sana di 27 anni, quasi incredula di quello che le è capitato, dichiara che in chat era tutto così fantastico: "Mi sono ritrovata innamorata improvvisamente. Era stupefacente". Mentre Adnan, 32enne, dice: "Ancora non posso credere che la Sweetie, che ha scritto cose meravigliose, sia realmente la stessa donna che ho sposato e che in tanti anni di matrimonio non mi ha detto una parola piacevole".

mercoledì 5 settembre 2007

Corriere della Sera - La classifica dei Paesi dove si vive meglio secondo l'Economist

Corriere della Sera - La classifica dei Paesi dove si vive meglio secondo l'Economist:
"La classifica dei Paesi dove si vive meglio secondo l'Economist
1. Norvegia 2. Islanda 3. Australia 4. Irlanda 5. Svezia 6. Canada 7. Giappone 8. USA 9. Finlandia, Olanda, Svizzera 12. Belgio, Lussemburgo 14. Austria 15. Danimarca 16. Francia 17.Italia, Inghilterra 19. Spagna 20. Nuova Zelanda"

lunedì 3 settembre 2007

Médica morre de parada cardíaca em Congresso de Cardiologia - O Globo Online

Médica morre de parada cardíaca em Congresso de Cardiologia - O Globo Online: "Médica morre de parada cardíaca em Congresso de Cardiologia Plantão | Publicada em 03/09/2007 às 12h44m EFE VIENA - Uma cardiologista italiana de 46 anos morreu nesta segunda-feira em Viena após sofrer uma parada cardíaca em pleno Congresso Europeu de Cardiologia, apesar de todos os esforços dos colegas para salvá-la. Segundo o cardiologista Reinhard Krepler, do Hospital Geral de Viena, a médica sofreu a parada no domingo de manhã, diante de centenas de médicos. Eles conseguiram reanimá-la e ela foi transferida de helicóptero para o hospital, onde seu estado chegou a ser estabilizado temporariamente. O Congresso Europeu de Cardiologia começou neste domingo e reúne 25 mil especialistas. Assine O Globo e receba todo o conteúdo do jornal na sua casa"
Meu deus....non si è al sicuro in nessun posto...