"evade" dalla panchina Scontava gli arresti domiciliari nel parco
MILANO - La sua cella era la panchina in piazzale Aquileia a Milano. L'avevano beccato in un supermercato a rubare una maglietta e due paia di calze. Il giudice gli aveva permesso di scontare la pena su quella panchina, vicino a San Vittore, dove aveva eletto il suo domicilio da tempo. Non poteva però muoversi dall'indirizzo prescelto dalle 7 del mattino alle 21 di sera. Ma Antonio Capone, 41 anni di Avellino, venerdì scorso da quella panchina è scappato. E la polizia lo ha pizzicato una volta ancora, lontano dalla sua 'cella'. Questa volta, però, nella prigione vera c'è dovuto andare per davvero. Il processo per direttissima davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Milano era fissato per stamane ma il giudice ha deciso di rinviare il dibattimento di qualche giorno, a martedì prossimo, per accogliere la richiesta di patteggiamento presentata dall'avvocato 'dell'evaso'.
tratto da la repubblica
tratto da la repubblica
0 commenti:
Posta un commento